Isola di Goree, Senegal
L’isola di Goree è il sito più frequentato di tutta l’Africa Occidentale, nel 1978 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L’isola di Goree, chiamata Bir in senegalese, significa «ventre muliebre», si trova di fronte alle coste di Dakar a soli 3 chilometri di distanza dal continente ed è lunga appena un chilometro e 300 metri.
Oggigiorno è un’isola turistica in cui poter ammirare e acquistare l’artigianato locale ma la sua storia è tristemente legata alla schiavitù.
La tratta degli schiavi, un passato doloroso
L’isola di Goree era detta in passato “La porta per l’Inferno”, in quanto vi venivano rinchiusi uomini, donne e bambini per poi essere imbarcati verso l’America e raggiungere le piantagioni coloniali o comunque per una vita destinata a servire senza alcuna libertà.
La tratta degli schiavi è durata tre secoli ed è terminata nel 1848, quando è stata abolita la schiavitù.
Per i turisti comunque, pur nel piccolo territorio dell’isola, le attrazioni non mancano, da quelle naturali a quelle storico-artistiche. Quando si arriva sull’isola, ci si immerge in un tridimensionale, variegato e coloratissimo paesaggio da cartolina.
Il turismo di oggi
I turisti possono visitare il laboratorio biologico del mare, che ospita 750 specie di pesci imbalsamati e 700 esemplari di molluschi, sull’isola vi sono anche la Moschea più antica del Senegal, il Museo della Donna, dove vengono esposti gli antichi attrezzi da lavoro femminili, il Museo Storico in cui poter ammirare oggetti della preistoria africana e il Museo degli Schiavi, dove si cammina in corridoi ai lati dei quali vi sono le celle e cellette in cui venivano rinchiuse le persone prima dell’attraversamento dell’Oceano.
Le vie dell’Isola di Goree sono strette e sabbiose, il rumore delle auto qui è solo un lontano ricordo, l’atmosfera è magica anche per i colori pittoreschi delle case che si affacciano su un mare cristallino a cui fanno fronte spiagge bianche.
Tutte le costruzioni dell’isola rispecchiano una architettura coloniale, immersa nelle piante di bouganville.
Il mercato e l’artigianato locale di Goree
Al mercato di Goree si può ammirare l’artigianato locale, è un pullulare di collanine, ninnoli, stole, orecchini, stoffe dalle fantasie tipiche africane e le tonalità accese.
Tradizionali sono ad esempio i quadri di sabbia che gli artigiani compongono sotto gli occhi dei turisti, con arena colorata dislocata in numerose ciotole e colla, gli artisti sanno creare dei paesaggi unici con sfumature e particolari suggestivi.
Tutta l’isola è costituita da basalto, una roccia vulcanica, in quanto Goree è un vulcano inattivo.
I collegamenti con la vicina Dakar e il continente sono frequenti e giornalieri, tramite una navetta che impiega il tragitto in soli venti minuti.